La candidata a sindaco della coalizione di Centrosinistra commenta la proposta dello sfidante di Centrodestra: «M&P è dieci volte più piccola di Conerobus. La sua buona redditività sarebbe irrisoria per la copertura delle perdite dell’azienda di trasporti. Conerobus va ricapitalizzata»
ANCONA, 21 MARZO 2023 – «Leggo che per il Centrodestra la soluzione ai problemi che sta affrontando l’azienda Conerobus si chiama fusione con Mobilità&Parcheggi. Senza parole». Così la candidata sindaca del Centrosinistra, Ida Simonella, commenta l’ipotesi di accorpamento delle due aziende partecipate dal Comune proposta dal candidato del Centrodestra. «È noto che Conerobus, società di cui il Comune detiene il 40 per centro delle azioni, vive un momento difficile – ha spiegato Simonella –, come del resto una buona fetta delle aziende di trasporto pubblico in Italia. Nel 2022 i costi di gestione sono aumentati in maniera straordinaria (il metano in particolare), i ricavi restano ridotti (ancora non si è tornati alla situazione pre Covid). L’azienda offre un servizio pubblico e dunque è obbligata a mantenere numero e frequenza delle corse. Non è un ristorante, un esercente che può dire, “a fronte dei costi che ho, due giorni a settimana chiudo e ottimizzo”. Non può, offre un servizio pubblico.
Lo scarto, senza interventi compensativi dello Stato, può essere di qualche milione di euro. Vale per tantissime aziende di Tpl in Italia, tanto che il viceministro Rixi ha ribadito la necessità di trovare coperture per almeno 800 milioni di euro per aiutarle. E concordo con lui, ha perfettamente ragione. La stessa cifra è stata trovata dal governo per 4 o 5 squadre di serie A. Si può fare anche per qualche migliaio di lavoratori».
