Ida Simonella fissa i punti per un’Ancona più pulita e più bella: «Più soldi a bilancio destinati alle manutenzioni. Un’organizzazione più manageriale del sistema degli interventi ordinari e straordinari. Rapporti più stretti e normati giuridicamente con le associazioni che vogliono occuparsi del decoro di alcuni spazi della città»
ANCONA, 23 MARZO 2023 – Parte una nuova storia anche nella cura della città, della pulizia, del decoro, delle manutenzioni anche quelle piccole che però servono a rendere più vivibili i quartieri. Ida Simonella, candidata sindaca della coalizione di Centrosinistra “Progetto Ancona”, fissa i suoi punti chiave per rendere Ancona più bella.
Tre i capisaldi: più soldi a bilancio rispetto al passato. «Lo possiamo fare adesso perché il bilancio si è consolidato – afferma Simonella –. Abbiamo trovato tante risorse per fare le grandi trasformazioni anche col PNRR e quindi si liberano delle risorse che possiamo utilizzare per le manutenzioni ordinarie».
Secondo passo: cambiare l’organizzazione del sistema della manutenzioni. «Significa – spiega – passare da un’organizzazione più tradizionale ad una più strutturata, manageriale, gestionale. Penso ad un’unità di missione dentro Mobilità&Parcheggi che è una società controllata totalmente dal Comune molto rapida, molto efficiente. Si anticipa, si pianifica. E si previene soprattutto il degrado per poi intervenire in maniera molto più veloce e flessibile anche quando si deve far fronte a situazioni di tipo straordinario».
Terzo punto: coltivare la responsabilità dei cittadini. «Ci sono tante aziende, enti, associazioni, singoli cittadini che vogliono prendersi cura di un piccolo spazio della città. Penso ad aiuole, rotatorie, piccoli giardini pubblici – prosegue Simonella –. Abbiamo anche gli strumenti giuridici per consentire loro di farlo. In parte alcune associazioni sono già attive su questo fronte. Possiamo rafforzare queste buone pratiche perché producono un effetto diretto, un gran risultato immediato e generano soprattutto grande senso civico da parte di tutti e di questo non ce n’è mai abbastanza».
